PRODOTTO SOLO NELLE
MIGLIORI ANNATE
1800 bottiglie
SAFINIM
Denominazione: Sannio DOC Aglianico Riserva
Certificazione: bioconversione
Zona: Casalduni
Uve: Aglianico 100%
Anno d’impianto Vigneto: 2001 – 2018
Terreno: argilloso calcareo tufaceo
Altitudine: 420 mt. s.l.m. media vigneti
Esposizione: sud sud-est
Allevamento e densità: Guyot 3500 ceppi/ha
Produzione: 60 ql./ha
Epoca di raccolta: fine ottobre
Raccolta: manuale in cassette
Vinificazione: macerazione lenta delle uve leggermente pigiate per circa 30 giorni in acciaio, svinatura e pressatura delle vinacce.
Affinamento : travaso dopo 20 giorni e posto in barriques per l’affinamento di 2 anni, affinamento in bottiglia 12 mesi
abbinamenti
SAFINIM è un Aglianico dalla struttura importante, i tannini sono al posto giusto, è un vino che chiama la carne, bianca ma soprattutto rossa, si abbina perfettamente con carni al forno, alla griglia e con la selvaggina. Qui a consigliarvi un piatto c’è l’imbarazzo della scelta, buttiamoci su un classico della cucina Sannita le costolette di agnello e non serve aggiungere altro.
CENNI STORICI
È un vitigno antico, probabilmente originario della Grecia e introdotto in Italia intorno al VII-VI secolo a.C. Una delle tante testimonianze della sua lunga storia è il ritrovamento dei resti di un torchio romano nella zona di Rionero in Vulture, provincia di Potenza. Non ci sono certezze sulle origini del nome, che potrebbero risalire all’antica città di Elea (Eleanico), sulla costa tirrenica della Campania, o essere più semplicemente una storpiatura della parola Ellenico. Testimonianze storico-letterarie sulla presenza di questo vitigno si trovano in Orazio, che cantò le qualità della sua terra natia Venosa e del suo ottimo vino. Secondo altri, il nome originario non deriva da Elleanico o Ellenico che poi divenne Aglianico durante la dominazione aragonese nel corso del XV secolo, a causa della doppia l pronunciata gli nell’uso fonetico spagnolo ma dal suffisso “anicus” che in latino sta a indicare appartenenza a qualcosa e dal termine “llano” che in spagnolo significa pianura, sicché aglianico non è altro che il vino della pianura, all’epoca romana vino di non qualità e quindi definito latino.
L’Aglianico è il vitigno a bacca nera più diffuso nel Sannio Beneventano. Identifica perfettamente la vitivinicoltura sannita, essendo da secoli coltivato nelle aree a maggiore vocazione della provincia, dove si è adattato in maniera perfetta ai diversi ambienti collinari.