Il termine “sostenibilità” etimologicamente deriva dal verbo latino “sustĭneo, sustinēre”, che significa resistere, durare ma anche sostenere, sorreggere, sop- portare, proteggere e nutrire. Bene , fatta questa precisazione di significato letterale, ho come l’impressione che, come l’intelligenza artificiale, questa parola venga usata un po’ dappertutto come se solo il fatto che ci sia dia prestigio o aumenti il valore dell’argomento trattato.
La moda e’ sostenibile, l’industria e’ sostenibile, l’agricoltura e’ sostenibile.
Ogni giorno nasce qualche idea di sostenibilità, le certificazioni, i marchi di qualità, da qualche parte ho visto il calcolo di emissioni per produrre quel prodotto, tutte cose fantastiche in un mondo ideale che non strumentalizzasse termini e tecnologie solo ed esclusivamente per vendere. Si perché magari quel prodotto è arrivato in Europa solo nella parte finale del processo produttivo e il restante dell’emissione le ha fatte in qualche altro paese poco sensibile al tema ambientale.
Pertanto, siamo sicuri veramente di cosa significhi essere sostenibili? Che cos’è che ci sorregge, ci supporta, ci protegge e ci nutre? E’ il pianeta terra ed è, per il prossimo futuro, l’unico posto su cui possiamo vivere, quindi, dobbiamo essere più leggeri da sopportare.
La Comunità Europea ha provato a dare una linea da seguire ma, come abbiamo visto tutti, le proteste sono state a tratti anche feroci. Vero è che imporre delle restrizioni e poi importare prodotti agricoli da altri paesi non ha alcun senso.
Ci sono tante soluzioni tanti buoni propositi ma pochi pochissimi che fanno i fatti.
Noi nel nostro piccolo ci mettiamo tutto l’impegno.